Syncthing: tenere aggiornati server e sistemi desktop tra loro

Cari lettori di R.I., una delle esigenze che si ritrova ad avere non solo l’utente privato, ma anche chi gestisce server o pc desktop aziendali è quello di mantenere sincronizzati due o più dispositivi. Le cloud sicuramente possono aiutare, ma, non sempre è possibile delegare a loro l’intera sincronia. Un sistema molto smart e con un occhio per la privacy può essere quello di utilizzare Syncthing.

Syncthing è un software open source per la sincronizzazione dei file tra dispositivi, progettato per funzionare su diverse piattaforme come Windows, macOS, Linux e dispositivi mobili come Android.

Si basa sul modello peer-to-peer (P2P), il che significa che non c’è un server centrale che detiene le informazioni, ma i dispositivi comunicano direttamente tra loro. In questo modo, Syncthing è in grado di garantire la privacy e la sicurezza dei dati, in quanto la crittografia end-to-end viene utilizzata per proteggere i dati durante la trasmissione (cosa da non sottovalutare affatto in alcuni ambiti)

Tecnicamente funziona creando un “cluster” di dispositivi connessi in modo che i file possano essere sincronizzati tra di essi. È possibile selezionare le cartelle che si desidera sincronizzare tra i dispositivi e impostare le autorizzazioni di accesso in modo da consentire o negare la modifica dei file.


Il software, manco a dirlo, è altamente configurabile, il che significa che gli utenti possono personalizzarlo in base alle loro esigenze. Syncthing può essere utilizzato per sincronizzare file tra dispositivi personali, ma anche per sincronizzare file tra dispositivi aziendali, fornendo un’alternativa sicura e privata ai servizi cloud di terze parti.

Esempi:

Ecco alcuni esempi di utilizzo:

  • Sincronizzazione dei file tra più computer: consente di sincronizzare facilmente i file tra diversi computer, anche se questi sono in posizioni geografiche diverse. Questo è particolarmente utile per le persone che lavorano su più computer o che hanno bisogno di accedere ai loro file da diverse posizioni.
  • Backup dei file: può essere utilizzato per effettuare il backup dei file importanti su un altro dispositivo, in modo da proteggerli da eventuali perdite di dati o danni al dispositivo principale.
  • Condivisione dei file tra amici e familiari: può essere utilizzato per condividere facilmente file con amici e familiari, senza la necessità di utilizzare servizi di cloud pubblici o inviare file tramite e-mail.
  • Sincronizzazione dei file tra dispositivi mobili: è disponibile anche per dispositivi mobili, quindi è possibile sincronizzare i file tra computer e telefoni cellulari o tablet.
  • Sincronizzazione dei file tra dispositivi di lavoro: può essere utilizzato anche per sincronizzare i file tra dispositivi aziendali, in modo da consentire la collaborazione e il lavoro di squadra.

Ovviamente, i server!

Syncthing può essere utilizzato anche sui server, ad esempio per sincronizzare i file tra più server o per creare un sistema di backup distribuito.

Ad esempio, un’organizzazione può utilizzare Syncthing per sincronizzare i dati tra diversi server in modo che i dati siano sempre disponibili anche in caso di problemi o guasti hardware su uno dei server. Inoltre, può essere utilizzato per sincronizzare i dati tra i server e i dispositivi degli utenti, consentendo l’accesso ai dati ovunque ci si trovi.

Inoltre, può essere configurato per funzionare come un servizio di backup distribuito, la ridondanza, concetto che un sistemista di rete non può trascurare, in cui i dati sono replicati su diversi dispositivi e la perdita di dati è ridotta grazie alla distribuzione degli stessi su più dispositivi.

E l’automatizzazione!

Syncthing può essere configurato per funzionare in modo automatizzato, ad esempio utilizzando uno script o un programma di automazione (ome quello del macOS) per avviare la sincronizzazione in determinati momenti o in risposta a determinati eventi.

Ad esempio, è possibile creare uno script che avvia la sincronizzazione ogni volta che un nuovo file viene aggiunto o modificato in una cartella specifica. In questo modo, i file vengono sincronizzati automaticamente tra i dispositivi senza dover intervenire manualmente ogni volta.

Inoltre, supporta anche l’uso di webhook, che consentono di ricevere notifiche e di eseguire azioni quando si verificano determinati eventi, come la sincronizzazione completata o l’aggiunta di un nuovo dispositivo al cluster.


In generale, Syncthing è altamente configurabile e può essere personalizzato per soddisfare le esigenze di automazione specifiche di un’organizzazione o di un utente. Tuttavia, è importante configurare correttamente l’automazione per evitare eventuali problemi di sicurezza o di perdita di dati. Informatici avvisati, mezzi backuppati 😉

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