Il “server dei nomi” e le info al proprio interno
Cari lettori di R.I., tra i vari argomenti fondamentali relativi al funzionamento del Web e del Networking, così come li conosciamo, v’è il DNS ed i suoi record. Vediamo insieme di cosa si tratta:
I record DNS (Domain Name System) sono informazioni contenute in un database distribuito che consentono di mappare i nomi di dominio in indirizzi IP.
In pratica, quando un utente digita un nome di dominio (ad esempio www.rubino.solutions) nella barra del browser, il suo computer deve chiedere al server DNS quale sia l’indirizzo IP associato a quel nome di dominio.
Tali server sono forniti dal proprio provider, così come esistono quelli del tutto di libero accesso. Quando, per esempio, abbiamo difficoltà a navigare, oppure non riusciamo ad accedere a specifici siti, può dipendere proprio da essi ed essere quindi opportuno modificarli.
Ci sono diversi tipi di record DNS, ma i più comuni includono:
A record: Questo record mappa un nome di dominio in un indirizzo IP v4.
AAAA record: Questo record mappa un nome di dominio in un indirizzo IP v6.
CNAME record: Questo record crea un alias per un altro nome di dominio. Ad esempio, se si ha un sito web all’indirizzo www.miosito.com e si desidera creare un alias per www2.miosito.com, si può utilizzare un record CNAME.
MX record: Questo record identifica il server di posta elettronica che gestisce le email inviate a un determinato dominio.
TXT record: Questo record consente di aggiungere informazioni testuali a un nome di dominio, ad esempio per autenticare il dominio per scopi di sicurezza.
Ci sono anche altri record DNS, come SRV record, PTR record, NS record, ma questi sono meno comuni e vengono utilizzati per scopi specifici. In sostanza, i record DNS sono fondamentali per garantire che le richieste degli utenti vengano indirizzate al server corretto e che il traffico web venga instradato correttamente su Internet.